Alle spalle di una costa schiamazzante e imbellettata, tra dolci colline, vallate e calanchi spigolosi, dove Valconca e Valmarecchia profumano di vitigni e uliveti, degli effluvi speziati del Sangiovese e del formaggio di fossa, o di una nota delicata e appena percettibile come il profumo di terra e grano mietuto, che sale dai campi bruciati dal sole, la campagna diventa una tavolozza di colori, un armonioso patchwork di campi coltivati che squillano di un verde brillante o di oro intenso, sullo sfondo azzurro e turchese di un cielo incombente.
E' la pascoliana "Romagna solatia, dolce paese, cui regnarono Guidi e Malatesta", una Romagna di casolari e castelli, di sentieri e viuzze acciottolate che si dipanano tra piazze e palazzi di antichi borghi fortificati, teatro di tragici amori ed epici scontri armati, di rivalità leggendarie tra antiche casate e delle barbarie più truci e sanguinose nell'ultimo conflitto mondiale, dinanzi alle quali gli scontri di epoca rinascimentale appaiono niente altro che sciocche e trascurabili scaramucce.
Addentrandosi sempre più verso il ventre profondo e misterioso di una Italia che preferisce ritirarsi nelle foreste incontaminate e selvagge della dorsale appenninica, ci appare tutto il fascino di luoghi incantati, dove volano le aquile e i lupi cacciano cervi, cinghiali e caprioli, dove eremi e monasteri scandiscono i percorsi del sacro, dove vivono foreste monumentali e piante che raggiungono il mezzo millennio di vita.
Una Romagna multiforme e sfaccettata dunque, una Romagna da inseguire lungo traiettorie sempre diverse e mai scontate; da svelare e riconoscere dietro le sembianze poliedriche di un Giano bifronte, capace di rivelare ogni giorno un volto sempre nuovo e sconosciuto; una Romagna da bere e mangiare, lungo gli itinerari delle Strade dei vini e dei sapori (Via del Sangiovese: Comuni di Faenza, Brighella, Casola Valsenio, Riolo Terme, Castel Bolognese; Via delle Pievi: pievi romaniche della Bassa Romagna; Via del Sale: Saline di Cervia e Parco del Delta del Po); da ammirare nelle città d'arte e nei musei; da percorrere da un capo all'altro facendo trekking, ciclismo, mountain bike, motociclismo da strada e fuoristrada, a cavallo, in canoa, in parapendio...; la Romagna del mistero, del fantasma di Celestina, dei castelli infestati, delle inspiegabili città sottterranee o sommerse; e la Romagna aulica e popolare insieme degli eventi culturali e delle sagre di paese, dei piccoli teatri incastonati come piccoli gioiellini in tutto l'entroterra e degli spettacoli di intrattenimento e animazione nei borghi e nei centri storici degli insediamenti rurali incastellati, sospesi tra passato e presente.
Il cuore più autentico e primitivo della Romagna, continua a battere nella fascia rurale, nelle colline e nelle vette più impervie di un entroterra tutto da scoprire.